Il mio spazio blu by Simona Quadarella

Il mio spazio blu by Simona Quadarella

autore:Simona Quadarella [Quadarella, Simona]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858697849
editore: Rizzoli
pubblicato: 2019-05-31T10:59:00+00:00


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Lo scuro

Ovvero: quando l’allenatore giusto può fare una differenza enorme. Il nostro rapporto è come odi et amo, per citare Catullo. Ma, come ho detto mille volte e lo ripeterò altrettante, senza di lui sarei sul fondo di una piscina…

«Devi fidarti di me.» Questa frase è ancora scolpita nella testa e nel cuore.

È la frase che mi ha cambiato la vita.

L’ha pronunciata lo Scuro, ovvero Christian Minotti, l’allenatore che mi ha accolta quando sono arrivata alla piscina Aniene appena dodicenne.

Christian e l’Aniene rappresentavano per me il salto tra i “grandi”.

Prima di Christian e prima dell’Aniene c’era stato un altro luogo di allenamento che mi aveva accompagnata per tutta l’infanzia. Era la piscina Delta, un impianto piccolo, discreto, che però ha avuto il merito di formarmi e darmi un imprinting importante grazie anche al lavoro di Marco Di Lorenzo, il mio primo allenatore.

Marco è stato un allenatore vecchio stampo, di quelli che andavano per le spicce se sbagliavi o non avevi voglia di lavorare. Anzi, posso dire che gli allenatori che mi hanno seguita sono stati tutti così e che quindi questo è un metodo che paga. A forza di tavolettate sulla testa quando sbagliavo e metri a delfino per punizione sono cresciuta con le spalle forti fin dalla tenera età. Certo, in quei momenti non mi rendevo conto che quel modo severo di insegnare mi avrebbe fortificata e avrebbe fatto la differenza, ma ora posso dire che è stato così. Se oggi dovessi parlare con qualche giovane nuotatore (un giovane più giovane di me, insomma) cercherei di incoraggiarlo dicendogli che non deve mollare se il suo allenatore è severo quanto lo sono stati i miei, e che un giorno sentirà il bisogno di ringraziarlo.

Ho lavorato con Marco dagli otto agli undici anni; poi, siccome alla piscina Delta non erano attrezzati per seguire gli agonisti più evoluti, Marco stesso ha consigliato a me e ai miei compagni di passare all’Aniene: si era informato appositamente per conto nostro allo scopo di garantirci il futuro migliore possibile. E niente era meglio dell’Aniene.

«Lì c’è Christian Minotti, ex agonista e ora bravissimo allenatore» ci ha detto Marco in occasione di un buffet di fine anno organizzato per parlare tra noi e scegliere la nostra nuova strada di nuotatori.

Io conoscevo Christian perché era già l’allenatore di mia sorella Erica. Così è stato normale che anch’io passassi ad allenarmi all’Aniene.

Quando sono arrivata ho trascorso il primo anno e mezzo con un altro allenatore, Luca Marino, anche se Christian rimaneva il coordinatore. Ovvio, per me l’obiettivo era di andare sotto la sua ala: era lui quello che allenava i grandi. Ma ricordo che Luca è stato molto importante non solo perché è stato il coach che ha fatto da ponte tra la me bambina e la quattordicenne che sarebbe poi passata sotto le grinfie di Christian, ma anche perché mi ha insegnato una tecnica fondamentale che è rimasta la mia “firma” in tutte le gare: l’arrivo con girata. Significa arrivare all’ultimo metro portando avanti la spalla, con uno



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